Remarketing: cos’è, come funziona, a cosa serve?

Come funziona il remarketing?

Il remarketing è una tipologia di advertising online che si rivolge a coloro che hanno visitato le pagine di un sito o e-commerce aziendale o vi hanno compiuto delle azioni al suo interno.

Si tratta di uno strumento molto importate in ottica di marketing. Infatti, le statistiche affermano che la maggior parte delle vendite e conversioni non avvengono mai la prima volta in cui un utente entra in un sito.

Tuttavia, le viste degli utenti, di chi guarda prodotti e magari li inserisce nel carrello (ma poi, come succede spesso, non completa l’acquisto), costituiscono una risorsa preziosa in ottica di marketing.

Il fatto che qualcuno sia già stato sul tuo sito significa che ha dimostrato un qualche tipo di interesse verso il tuo brand.

Ciò vuol dire che con molta probabilità le persone che hanno già navigato sulle tue pagine saranno anche le più disposte a fare acquisti.

Nel corso dell’articolo di oggi vedremo cos’è, a cosa serve e come funziona questo strumento. Vedremo anche in cosa consistono e come si articolano le sue principali attività con Google Ads e per e-commerce. Cominciamo!

Cos’è e a cosa serve il remarketing

Il remarketing (anche noto come retargeting) è una forma di pubblicità online rivolta agli utenti che hanno visitato una pagina web, un sito aziendale o un e-commerce, ma non vi hanno compiuto alcuna conversione.

L’obiettivo, dunque, è aiutare le aziende a ottimizzare e incrementare le conversioni. Da questo punto di vista si rivela uno strumento particolarmente efficace, perché agisce sugli utenti che sono già stati sulle tue pagine, e per questo sono anche già interessati al tuo brand.

Il fine consiste nel risvegliare l’interesse degli utenti che hanno interagito con il tuo sito, e spingerli verso l’acquisto (o un altro tipo di conversione).

Esistono due tipologie: 

– Dinamico se è diretto verso coloro che hanno visualizzato determinati prodotti o articoli di un e-commerce. Consiste quindi nel rivolgere agli utenti inserzioni con prodotti uguali o correlati a quelli che hanno visto nel sito, con l’intento di spingerli verso l’acquisto.

– Classico quando le attività pubblicitarie vengono rivolte più in generale a quanti hanno visitato il sito, senza distinzione tra chi ha visualizzato articoli o compiuto determinate azioni.

Questa strategia entra in gioco in diversi livelli di una web digital strategy. In sostanza è un modo per rafforzare diverse fasi di un funnel marketing. Ad esempio può essere utilizzato nell’ambito delle campagne social, oppure può far parte delle attività di E-mail marketing.

In ogni caso, questo strumento è molto utile nelle fasi finali delle strategie di inbound marketing, perché induce l’utente alla conversione.

Come funziona?

La strategia si basa sulla possibilità di tracciare le visite degli utenti sul proprio sito attraverso i cookie. In pratica, è necessario incorporare un frammento di codice Javascript all’interno delle proprie pagine.

In questo modo, quando un utente visita il sito, viene rilasciato un cookie che si ‘deposita’ all’interno del suo browser e permette di registrarne i movimenti e le attività.

I dati di tracciamento (che sono comunque anonimi) saranno a disposizione dei marketers per mettere a punto strategie con cui pubblicare annunci personalizzati.

È possibile fare questo tipo di attività anche sui social, come ad esempio Facebook (se ti interessa ne abbiamo parlato qui ), oppure su piattaforme come Google Ads.

Pur essendo uno strumento molto utile ed efficace, allo stesso tempo è una forma di advertising non facile da maneggiare se si vuole ottenere il massimo di vendite e conversioni.

Esistono infatti momenti o fasi specifiche in cui pubblicare le inserzioni (ad esempio, su chi ha visualizzato dei prodotti, su chi ha lasciato articoli nel carrello, oppure ancora si chi si ha effettuato la registrazione al sito). 

Allo stesso modo, ci sono diversi stili e formati con cui realizzare annunci che funzionino e facciano presa sul pubblico.

Un punto molto importante è individuare il pubblico giusto. Bisogna saper segmentare la propria audience e lavorare su ogni spicchio di utenti personalizzando le inserzioni in modo da intercettare il loro interesse.

Altrimenti, il rischio è quello di rivolgere annunci a chi non è interessato, sovraccaricando l’utente con contenuti non in grado di suscitare la loro attenzione.

Inoltre, tieni presente che in ogni web digital strategy, queste attività hanno bisogno di essere continuamente provate, sperimentate e testate. Perché non è mai semplice trovare la ricetta giusta al primo colpo.

La sfida è saper adattare ogni strategia alle esigenze degli utenti via via che si provano le campagne e si ricevono i primi risultati.

Remarketing Google Ads: quali vantaggi?

Una piattaforma che ti consente di portare avanti strategie mirate di remarketing è Google Ads, il servizio di Google per annunci pay per click.

Quali sono i vantaggi di Google Ads?

Prima di tutto, va detto che il servizio consente di creare e pubblicare annunci sfruttando quello che è il browser più diffuso al mondo.

Google Ads offre la possibilità di creare efficaci inserzioni relative a offerte, sconti, promozioni o aggiornamenti. Puoi infatti realizzare inserzioni per spingere all’acquisto coloro che hanno lasciato prodotti nel carrello, o che hanno confrontato più articoli (ma senza poi comprare nulla).

Inoltre, per posizionare i tuoi annunci hai a disposizione diverse opzioni:

  • Rete Display di Google, una rete di oltre due milioni di siti web e app affiliati a Google sui quali puoi far comparire le tue inserzioni.
  • Rete Discovery: offre la possibilità di posizionare gli annunci, oltre che sulle piattaforme della Rete Display, anche su siti proprietari come Youtube, Gmail, ecc.
  • Rete di Ricerca: un’ulteriore opzione, con puoi creare le campagne RLSA (Remarketing List Search Ads) per mostrare le inserzioni solo a determinati segmenti di pubblico, e a chi effettua ricerche che coincidono con specifiche keywords.

Per quanto riguarda il pubblico a cui mostrare gli annunci, con Google Ads hai la possibilità di importare liste di contatti da database esterni (ma puoi anche importare eventi e segmenti di pubblico direttamente da Google Analytics).

Se vuoi sapere di più sulla piattaforma di annunci di Google, puoi leggere il nostro articolo a riguardo.

Remarketing e-commerce: come farlo a quali vantaggi può portare

Vediamo ora alcuni consigli su come sfruttare al meglio questa attività per il proprio e-commerce. L’obiettivo è sfruttare i vantaggi che questo strumento può offrire per far crescere le vendite della tua azienda.

  • Segmentare il pubblico. Per la sua stessa natura, questa attività dipende fortemente dai comportamenti del pubblico su un sito internet.

Da ciò, quindi, deriva l’importanza di segmentare bene pubblico che ha visitato il tuo sito o vi ha compiuto azioni al suo interno. Le inserzioni saranno più precise se saranno personalizzate, ovvero ritagliate e distinte in base ai diversi comportamenti del pubblico.

Un esempio sono gli annunci rivolti a chi ha già effettuato sul sito, e quindi potrebbe avere un maggiore interesse ad acquistare prodotti. Questi annunci dovranno essere diversi rispetto a coloro che invece hanno visualizzato la pagina aziendale su un social network (e magari senza decidere di seguirla), perché in tal caso il livello di interesse sarà minore.

  • Remarketing post-vendita. La relazione con il cliente non finisce dopo che questo ha comprato un nostro prodotto. Un cliente costituirà una vera risorsa solo se avrai conquistato la sua fiducia e avrai fatto in modo che in futuro ritorni ad acquistare presso il tuo brand. Questa strategia è fondamentale per fidelizzare il cliente e non interrompere la relazione instaurata con lui. Gli strumenti utili in questa fase possono essere i social o l’e-mail marketing.

Inoltre, se l’utente è rimasto particolarmente soddisfatto del tuo brand, con questi strumenti hai anche la possibilità di fidelizzarlo e trasformarlo in un follower (oppure, perché no, in un promoter o ambassador).

  • Remarketing e funnel marketing. Il remarketing è un’attività importante, ma funziona solo se rientra in alcune fasi precise di una web digital strategy, e deve essere accompagnata con altre pratiche di marketing (ad esempio la SEO, o il social media marketing).

Se vuoi scoprire come avviare attività di remarketing per aumentare le vendite del tuo e-commerce, o sei interessato a capire come questa attività può funzionare all’interno di un funnel marketing ampio e strutturato, noi di We Are Funnel abbiamo la soluzione giusta per te.

Clicca qui per contattarci! 

Articoli correlati